domenica 20 aprile 2008

PARCO SEMPIONE


Ci sono canzoni che fotografano stati d'animo, storie di particolare importanza, momenti storici, atmosfere. Mi vengono in mente De Gregori con "Viva l'Italia" o "La Storia", il De Andrè de "La domenica delle Salme" e più vicino a noi il Frankie Hi NRG di "Quelli che benpensano" e gli EELST de "La terra dei cachi". Resto a EELST perchè in Studentessi, loro ultimo lavoro, c'è questo pezzo, "Parco Sempione" che trovo, come sempre per Elio, geniale. C'è da dire che quella per la sopravvivenza del parco è stata una vera battaglia portata avanti da Rocco Tanica. Prendo da Wikipedia :" Dopo un intro simile a quello di Birdland dei Weather Report, già colonna sonora dello spot Ramazzotti della "Milano da bere" (velato riferimento alle vicende successive), il testo, intervallato da vocalizzi in milanese, si presenta come lo sfogo di un frequentatore del Parco Sempione, che non riesce a dedicarsi alla lettura di un libro in quanto disturbato da un suonatore di bonghi che suona ininterrottamente e, per giunta, completamente fuori tempo. Pertanto nasce una discussione tra i due personaggi, dove ognuno reclama la propria libertà (quella di potersi dedicare alla lettura e quella di potersi esprimere con la musica), che però termina col personaggio iniziale che sfonda i bonghi al suonatore.



A questo punto il testo diventa decisamente più serio e l'argomento della canzone si sposta introducendo un terzo personaggio (anche se non esplicitato, si tratta dell'amministrazione della Regione Lombardia), che quasi a voler risolvere le scene descritte nella prima parte della canzone, preferisce eliminarle alla radice distruggendo il parco in cui si svolgono. È a questo punto che il gruppo denuncia la vicenda del "Bosco di Gioia", abbattuto per lasciare spazio a degli edifici della Regione; nell'ultima parte del testo viene fatto riferimento alle sedicimila firme raccolte per evitare l'abbattimento e allo sciopero della fame attuato da Rocco Tanica. Alla fine l'abbattimento è avvenuto lo stesso, per di più approfittando di un periodo di vacanza, quando molta gente non era presente in città per poter protestare. Il brano, che parte come una rappresentazione ironica di una situazione fastidiosa, ma leggera, diventa quindi un'invettiva da parte del gruppo verso le persone che hanno voluto questo abbattimento, al punto che la canzone termina bruscamente con un pesantissimo insulto rivolto agli stessi. La versione per le radio, denominata Parco Sempione (versione Piazza del Cannone), non contiene tale parte finale, probabilmente sia per ragioni di lunghezza che per questioni di trasmissibilità."


Ecco il testo e di seguito il link del video. Forza Elio!


Elio e Le Storie Tese - Parco Sempione

Verde e marrone/dentro la mia città/metto su il vibro/leggo un bel libro/cerco un po’ di relax/all’improvviso/senza preavviso/si sente un pim pam pum/un fricchettone/forse drogato/suona e non smette più (bonghi)

questo fatto mi turba/perchè suona di merda/non ha il senso del ritmo/e non leggo più il libro/quasi quasi mi alzo/vado a chiedergli perchè/ha deciso che, cazzo,proprio oggi/niente lo fermerà.
Piantala con sti bonghi/non siamo mica in Africa/porti i capelli lunghi/ma devi fare pratica/sei sempre fuori tempo/così mi uccidi l’Africa/che avrà pure tanti problemi/ma di sicuro non quello del ritmo
“Dai barbon, cerca de sona mej,che son dree a fà balla i pe!Anca se gh’hoo vottant’ann,voo giò in ballera con la mia miee.Ohè, che dò ball,te me s’ceppet l’oreggia,ti, i to sciavatt e i bònghi!”
Caro signore/sa che le dico/questa è la libertà/sono drogato/suono sbagliato/anche se a lei non va
non vado a tempo/lo so da tempo/non è una novità/io me ne fotto/cucco di brutto/grazie al mio pim pum pam (bonghi)
Questa cosa mi turba/e mi sento di merda/quasi quasi mi siedo/ed ascolto un po’ meglio/forse forse mi sbaglio/forse ho preso un abbaglio/forse forse un bel cazzo/fai cagare/questa è la verità
Ora ti sfondo i bonghi/per vendicare l’Africa/quella che cucinava/l’esploratore in pentola/ti vesti come un rasta,ma questo no, non basta/sarai pure senza problemi/ma di sicuro c’hai quello del ritmo
“Oè! Te tiri ona pesciada in del cuu!Va a ciappà i ratt’!Te pòdet vend dòma el tò ciccolatt!”
Ecco spiegatocosa succedein tutte le cittàIo suono i bonghitu me li sfondidi questo passodove si finirà?
Ecco perchè qualcuno/ pensa che sia più pratico/radere al suolo un bosco/considerato inutile/roba di questo tipo/non si è mai vista in Africa/che avrà pure tanti problemi/ma di sicuro non quello dei boschi
Vorrei suonare i bonghi/come se fossi in Africa/sotto la quercia nana/in zona Porta Genova/sedicimila firme/niente cibo per Rocco Tanica/ma quel bosco l’hanno rasato/mentre la gente era via per il ponte
Se ne sono sbattuti il cazzo/ora tirano su un palazzo/han distrutto il bosco di Gioia/
QUESTI GRANDISSIMI FIGLI DI TROIA!!

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