domenica 6 novembre 2011








Capita che nel giugno scorso mi viene commissionato un fumetto per il Premio Exodus.



Devo raccontare la vicenda della partenza delle navi (Fede e Fenice) che portarono gli ex deportati dei campi di concentramento nella terra di Sion. Molte di quelle navi partirono dal porto di Spezia e da Bocca di Magra. Accetto senza esitare perchè la storia è stupenda, una storia di solidarietà, lotta per la libertà, autodeterminazione. Come disegnatore scelgo l'amico Ponchione che accetta ben volentieri. Il tempo non è molto e riusciamo a pianificare 24 tavole. Il risultato lo giudicherete. Posso dire che abbiamo affrontato questa sfida con grande passione e rigore e che la storia è di un'attualità sconcertante. In Israele la mia città è conosciuta come "Porta di Sion", la mia gente come solidale .
Un episodio poco conosciuto di quella storia dell'immediato dopoguerra così caotica e complessa. Ringrazio il premio Exodus e L'Istituzione per i Servizi Culturali per questa possibilità. Posso dire che quella solidarietà e quel senso di condivisione della sofferenza altrui si riscontra anche in questi terribili giorni, nei quali la mia terra è stata così violentemente messa alla prova.

la presentazione è prevista per mercoledi 9 novembre ore 18 presso il Centro di Arte Contemporanea di Spezia .

In mostra le tavole originali

sabato 14 maggio 2011

L'Insulto del tempo (2)



L'Insulto del tempo segue gli eventi del precedente romanzo "Gli eroi sono finiti",spiega qualcosa che era rimasto in sospeso e getta le basi per il nuovo corso di Bertani e soci. Non ho scritto un unico romanzo spezzato in tre, ma l'ho pensato, per cui al momento sto scrivendo il terzo ( mentre porto avanti la sceneggiatura della graphic novel che uscirà il prossimo anno).
Per cosa si scrive?
bella domanda.
In questo caso posso dire "per urgenza"
Avevo urgenza di dire delle cose che mi stavano a cuore
Qualcuno ha visto ne "Gli eroi..." un intento politico. Beh così non era. Ancor meno in questo nuovo. L'intento è "civile", quello si. Sono fermamente convinto che viviamo un tempo barbaro, nel quale abbiamo perso il rispetto per noi stessi, per chi vive con noi,per la terra che calpestiamo, l'acqua che beviamo,gli oggetti che ci circondano.In fondo è di questo che parla "L'insulto". Non un atto di accusa, magari una chiamata in correità, da cui nessuno è escluso, nessuno è meglio di altri. Come diceva Faber " sebbene vi crediate assolti siete lo stesso coinvolti". A proposito di De Andrè, il titolo del romanzo viene da "La ballata degli impiccati":

"Chi la terra ci sparse sull'ossa
e riprese tranquillo il cammino
giunga anch'egli stravolto alla fossa
con la nebbia del primo mattino.

La donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del tempo e una scoria".

Di seguito il booktrailer che spero vi possa incuriosire
Fatemi sapere le vostre impressioni e a presto

domenica 24 aprile 2011

L'INSULTO DEL TEMPO






Ed eccoci arrivati al nuovo romanzo. "Gli eroi sono finiti" del 2009, aveva riscosso un buon successo. Per tutto il 2010 mi sono dedicato con Hannes Pasqualini alla promozione di "Giètz!", la graphic novel premiata al Romics come miglior storia di scuola italiana e che ha esaurito la prima tiratura.Ritorna il commissario Alvise Bertani, il "quarantino", come direbbe Camilleri, che ha scoperto chi si nascondeva dietro la scomparsa del padre, nel 1972, epoca segnata dal golpismo di destra e nello specifico da quel fenomeno chiamato "La rosa dei Venti".Bertani opera in una città della provincia italiana,Spezia, nel levante ligure, ben nota per i favolosi paesini della costa, basti pensare alle Cinque Terre, a Portovenere e Lerici. Anche in questa seconda indagine Bertani si troverà a fare i conti con un avvenimento locale ma di respiro nazionale se non internazionale: quello del traffico di rifiuti tossici. Molti di voi conosceranno la vicenda della motonave Jolly Rosso, dell'omicidio di Milan Hrovatin e della giornalista Ilaria Alpi, del disastro ambientale della collina di Pitelli, forse il primo grande disastro italiano. Ricorderete Seveso e la sua nube tossica ( questo se avete almeno una quarantina d'anni). Insomma lo scenario è ricco e intricato ed inizia il giorno della sparizione di Carlotta Condotti, rampolla di una famiglia della "Spezia bene", figlia di un noto commercialista ucciso una decina d'anni prima.
Questo il cuore della vicenda, attorno a cui ruotano le travagliate vicende sentimentali di Bertani e in generale i personaggi che avete imparato a conoscere: l'agente Fiore, l'ispettore Sergio Mollicone, la dottoressa della scientifica Leoni, la contessa Tornabuoni. Le donne di Bertani, Paola e Federica, cui si aggiunge un elemento di "disturbo"...
Insomma vi aspetto tutti Giovedi 12 maggio al Cinema "Il Nuovo" di Spezia alle ore 18, per la presentazione del romanzo, fresco fresco di stampa...