giovedì 15 maggio 2014

Un libro su Piero Umiliani 2

Cos'è la musica per voi?
Per me è qualcosa di imprescindibile. E' un sacco amniotico, è l'ancora di salvezza, è nella gioia e nella disperazione, è amica sposa e amante. da quando era bambino ascoltavo dal mangiadischi a 45 giri Mina e la musica italiana degli anni 60: Franco IV e Franco I  Camaleonti, Reitano, Pavone Little Tony, Tony Cucchiara, Tony  del Monaco, Carrà, Vartan, Di Bari, Hardy etc etc. ma anche Ray Conniff, Sinatra, Percy Faith, Harry James, Morricone. Più avanti con il primo giradischi stereofonico del Reader Digest, Bacharach, Henry mancini e le grandi colonne sonore, di cui i miei genitori erano ghiotti: Piccioni Morricone Trovajoli e Umiliani su tutti. Questo imprinting è rimasto, nonostante, crescendo mi sia immerso nella New Wave, nell'avanguardia, nell'elettronica e quant'altro.

 https://www.youtube.com/watch?v=X9SQMpGpGiM


Lo spirito popolare andava di pari passo con i Kraftwerk o i Can, per dire. Alcuni amici mi guardavano storto: l'ecclettismo, in Italia, non è mai andato molto di moda. Spesso i fruitori di musica sono settari. Anche per questo adoro Umiliani. Partito dal Jazz, è entrato in conservatorio e in tempo record si è laureato in composuizione. Sentiva che gli mancava qualcosa. Si è tuffato in qualsiasi anfratto compositivo, dalla melodia napoletana alle canzoni per Sanremo, alle composizioni di musica applicata ( cinema,televisione), all'elettronica.



Si innamorava dei suoni. Come Eno o Gabriel. Sviluppava dischi interi sullo strumento di cui si era innamorato ( Sinthy time), e si metteva al suo servizio. Girava il mondo e portava a casa strumenti: dall'Africa o dall'Asia, da Londra o da New York. Li suonava con lo stile "Umiliani". Perchè esiste uno stile "Umiliani", lo riconoscete subito. Come lo stile "Morricone". Ecco, anche per questo mi sono innamorato di Piero Umiliani

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