giovedì 31 dicembre 2015

APPRENDISTATO MUSICALE


il grosso problema per suonare, stava nel fatto che i miei, soldi per comprare strumenti, non ne avevano proprio. Tutt'al più una chitarra, quella si. Fu così che mi ritrovai a suonicchiare una batteria non mia, in un fondo parrocchiale insonorizzato.Si era aperto un mondo. passavo il tempo ad ascoltare dischi dei migliori drummers da Max Roach a Bill Bruford a Carl Palmer, mentre mi insegnavano i rudimenti. Tipo che lui è sempre stato il mio mito

https://www.youtube.com/watch?v=ouJetiHNAv0

e lui pure

https://www.youtube.com/watch?v=csexneGuMUg
oscillavo tra formazioni rock, prog, new wave. L'importante era suonare. Ma anche ascoltare.
Ascoltavo tanta musica. Allora il vinile si passava di mano in mano, nei sacchetti di plastica della coop o "griffati" dei negozi importanti di Milano o Firenze ( mi pare che uno si chiamasse Gasoline). Amici con più denaro compravano le novità, i classici, così passavo da ELP a Yes a King Crimson a Siouxsie and The Banshees Cure Talking Heads, Brian Eno, Cluster, Joy Division, Klaus Schulze, Tangerine Dream, colonne sonore, Bacharach, Henry Mancini, Mendelssohn, Rossini, Mahler, Shostakovitch, Glass, Reich.
Un melting pot micidiale. Ero affamato di  qualsiasi cosa, che provavo a replicare
Un periodo entusiasmante di apprendimento che mi sarei portato dietro, un bagaglio prezioso che ancora oggi mi riserva sorprese

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